Per ridistribuire la ricchezza
Dopo oltre
diecimila anni da quando ha acquisito la capacità di produrre e conservare un
surplus, cioè più di quanto serve per vivere e svilupparsi, l’umanità si
trova in una crisi che sembra ormai irreversibile. La causa fondamentale
di questa crisi è la concentrazione della ricchezza mediante il denaro. La
concentrazione della ricchezza avviene attraverso l’accumulazione, che ha
avuto inizio quando si è passati dalla vendita di merce in surplus per avere
il denaro con il quale acquistare merce diversa ma di valore equivalente a
quella venduta, all’impiego del denaro per acquistare merce da vendere per
avere più denaro. Da allora,
non si produce più per soddisfare bisogni ma per profitto. E poiché la
quantità di profitto è proporzionale alla quantità di merce acquistata e
venduta, per aumentare il profitto è stato introdotto il credito: si acquista
il più possibile con l’impegno di pagare quando si riscuote il prezzo di
vendita. Così, prima con il commercio,, poi con
la produzione, il credito è diventato il mezzo principale per accelerare
l’accumulazione e quindi la concentrazione della ricchezza. Oggetto del credito è il denaro, perciò si parla di credito
monetario. Il denaro di oggi è formato da moneta a corso legale creata dal
nulla dal sistema bancario. Tutte le banche del mondo formano un unico organismo nel quale
si compensano debiti e crediti, pagamenti e riscossioni. La moneta a corso legale o moneta fiduciaria è una forma di
denaro priva di qualsiasi valore reale che prende valore soltanto per legge. Non ha alcun valore reale perché non ha alcun valore intrinseco
e non rappresenta alcun bene con valore intrinseco (se avesse un valore reale
non avrebbe bisogno del corso legale). Questo denaro è accettato nella fiducia che altri lo
accetteranno. Le banche creano denaro mediante il credito, prestando denaro
che prima del prestito non esisteva. Quando una banca concede un prestito, accredita l’importo
prestato su un conto intestato al beneficiario che si impegna a
rimborsare il prestito con gli interessi. Per la banca, l’importo accreditato sul conto rappresenta un
debito verso il beneficiario che può disporre del denaro ricevuto in
prestito, mentre l’impegno al rimborso più interessi rappresenta un credito
nei confronti del beneficiario. Poiché per pagare gli interessi occorre nuovo denaro, la
quantità di denaro aumenta continuamente. Nella nostra società fondata sul denaro e finalizzata al
profitto, con questo denaro creato dal nulla si controlla il mondo e si
conservano gli attuali rapporti sociali, politici ed economici. Chi controlla questo denaro? Le banche sono solo un mezzo per crearlo. I veri controllori del denaro sono coloro che controllano il
sistema bancario, pochissime persone che nel tempo, mediante le banche, hanno
accumulato enormi ricchezze prestando denaro con interesse a stati, imprese e
famiglie. Con questo denaro, una minoranza accumula e concentra ricchezza
a scapito della maggioranza. Nel 2015, il 90% della ricchezza mondiale, stimata in circa 270
mila miliardi di dollari, è detenuta dal 10% della popolazione; quasi la metà
della ricchezza è detenuta dall’1%, mentre la metà più povera della
popolazione ha soltanto l’1% della ricchezza mondiale. E questa
concentrazione è in continuo aumento, perché ogni anno chi ha di più sottrae
all’economia un reddito superiore all’aumento complessivo della ricchezza. Perciò, ogni anno aumentano in tutto il mondo disuguaglianza,
disoccupazione, sovrapproduzione, sottoconsumo e povertà. Continuando così, fra pochi anni nove persone su dieci non
potranno più vivere se non ricevendo l’elemosina di chi avrà accentrato in sé
la maggior parte della ricchezza e dei redditi. Lamentarsi e protestare è del tutto inutile perché chi controlla
il denaro vuole conservare il suo potere ad ogni costo e ci riuscirà finché
la società umana dipenderà da quel denaro. Il modo migliore per liberare l’umanità da questo controllo è la
sostituzione della moneta a corso legale con una moneta universale emessa per
conto dei lavoratori-produttori ed assegnata in parti uguali ad ogni essere
umano. Solo in questo modo è possibile ridistribuire la ricchezza e
creare parità di condizioni iniziali per permettere a tutti di vivere ed
utilizzare pienamente le proprie potenzialità personali. Ma questa soluzione richiede un cambiamento del modo di pensare
che nel tempo si è formato nella società fondata sul denaro e può essere
innescata soltanto utilizzando temporaneamente la moneta a corso legale in
modo diverso da quello usato fino ad ora. È l’unico modo per iniziare a cambiare concretamente la realtà
esistente partendo dalla struttura del sistema umano, dai rapporti economici
e quindi dalle condizioni materiali della larga maggioranza della
popolazione. Il mezzo per utilizzare in modo diverso questa moneta è un
sistema di credito indipendente al quale possano partecipare tutte le persone
che vogliono usare il denaro per soddisfare bisogni vitali e non per
accumulare ricchezza. Questo sistema è già in funzione e si chiama EkaBank, l’unico
mezzo con il quale si può innescare un cambiamento reale delle condizioni di
vita della larga maggioranza della popolazione umana. EkaBank è un sistema di credito alternativo per finanziare
l’economia reale e dare denaro a chi ne ha bisogno per vivere e per lavorare. Ciò significa non solo prestare denaro sulla fiducia e senza
interesse a chi lo vuole impiegare per lavorare ma anche dare denaro senza
rimborso a chi ne ha bisogno per vivere e non può lavorare. Il denaro sui conti EkaBank può essere liberamente trasferito
fra i suoi utenti ma non deve mai uscire dal sistema, altrimenti si
ripeterebbe lo stesso modo che ha portato alla situazione attuale. Come si fa funzionare EkaBank? Prima di tutto bisogna diffondere il sistema per iniziativa dei
suoi stessi utenti. Chi vuole usare EkaBank apre un conto EkaBank e diventa utente. I conti EkaBank possono funzionare con qualsiasi valuta ma sono
tutti denominati in grammi di platino per limitare gli effetti di eventuali
inflazioni. E quando l’attuale sistema monetario fondato sulla moneta a
corso legale sarà superato e sarà adottata la moneta del lavoro, la nuova
unità monetaria avrà il valore di un grammo di platino. Ogni utente EkaBank partecipa alla diffusione del sistema
facendo aprire nuovi conti EkaBank per aumentare il numero di utenti. Sul conto EkaBank di ogni utente che farà aprire un conto
EkaBank ad almeno tre nuovi utenti saranno accreditati 100 (cento) grammi di
platino da non rimborsare. Se ogni utente facesse aprire un conto EkaBank ad almeno tre
nuovi utenti, il sistema avrebbe in poco tempo miliardi di utenti in tutto il
mondo e potrebbe sviluppare tutto il suo potenziale. Ogni utente EkaBank può chiedere un prestito precisando
destinazione e termini di rimborso. L’utente che prevede di non poter rimborsare il denaro ricevuto
perché non può lavorare lo dichiara nella richiesta. Non esiste alcun limite massimo ma le richieste di denaro devono
essere fondate su ragionevolezza, responsabilità, correttezza e buona fede,
adottando il principio secondo il quale tutti hanno il diritto di vivere e
svilupparsi ma nessuno ha il diritto di sprecare. Secondo la legge sui comportamenti emergenti nei sistemi
complessi, quando una parte abbastanza significativa (il 3%) della
popolazione di ogni paese parteciperà al sistema, anche quasi tutto il resto
della popolazione vorrà partecipare al sistema. È uno dei casi in cui l’utopia può diventare realtà. Ogni ulteriore informazione sul sistema è su www.ekabank.org. Maggio 3, 2015. |