Da EkaBank a Dhana

EkaBank

EkaBank è il sistema di credito universale mediante il quale gli utenti  possono ricevere  in qualsiasi valuta prestiti sulla fiducia, senza garanzie, senza interessi e senza spese. Il sistema EkaBank è alternativo a quello bancario con il quale non ha alcun rapporto. I prestiti  EkaBank sono destinati esclusivamente all’economia reale e devono servire a soddisfare bisogni essenziali ed a lavorare per produrre. Il valore del prestito ed i termini di rimborso devono essere improntati a ragionevolezza. I nomi degli utenti non sono resi pubblici salvo il caso di inadempimento. Per diventare utente EkaBank bisogna aprire un conto EkaBank. I conti EkaBank sono denominati in grammi di platino fino.

Dhana

Dhana è la moneta universale garantita fin dalla emissione da capitali di imprese per un valore nominale equivalente ad un grammo di platino fino per Dhana: una Dhana per un grammo di platino. Dhana è emessa per conto di chi lavora e produce e rappresenta il valore del lavoro: una Dhana per un’ora di lavoro normale (astratto) in tutto il mondo. Cento Dhana sono assegnate ad ogni abitante del pianeta con almeno sedici anni di età. Dhana ha un limite di emissione: non potranno essere emesse più di cento Dhana per ogni assegnatario, salvo un cinque per cento da destinare ad iniziative umanitarie. In totale, saranno emessi cinquecento miliardi di Dhana da assegnare e venticinque miliardi di Dhana per iniziative umanitarie.

Da EkaBank a Dhana

Quando si estingueranno le monete a corso legale, i saldi dei conti EkaBank saranno convertiti in Dhana, sempre al tasso di cambio di un grammo di platino fino per una Dhana.

Quali sono gli effetti di questo processo?

Meno del 5% del credito è oggi impiegato nell’economia reale. Il resto è impiegato nella finanza. Ecco perché nonostante la quantità sproporzionata di denaro rispetto agli scambi, apparentemente le monete si svalutano lentamente anche se, in effetti, perdono costantemente potere d’acquisto. È una realtà che tutti conoscono.

L'espansione universale del credito mediante EkaBank capovolge questa situazione perché, finanziando esclusivamente l’economia reale, provoca una forte accelerazione della svalutazione di tutto il denaro esistente e, poiché il denaro è misura dei valori  e quindi dei prezzi, anche la svalutazione di tutta la ricchezza reale esistente, compresa quella concentrata nella minoranza più ricca della popolazione, con la  conseguenza di una universale ridistribuzione della ricchezza.

Nello stesso tempo, l'accelerazione della svalutazione del denaro rende incontrollabile la massa di moneta a corso legale ed impone l'adozione di una nuova moneta universale che rappresenti il valore reale della ricchezza e, quindi, poiché il lavoro è la misura reale della ricchezza, il riconoscimento dell'intero valore del lavoro.

Per effetto di questo riconoscimento, si ripristina il valore d'uso dei beni al posto del loro attuale valore di scambio.

Domanda - Anche l'offerta di credito a privati ed aziende che rimborsino quanto prestato porterebbe ad un'esplosione della svalutazione?

Risposta - Sì, perché la svalutazione dipende da un aumento della massa monetaria, anche sotto forma di credito, nell'economia reale.

Domanda - Perché si avrebbe ridistribuzione della ricchezza?

Risposta -  La ridistribuzione avviene sia dando credito a chi ora non ne ha sia per effetto della svalutazione. Se ora hai un miliardo di euro per l'80% concentrato nel 10% della popolazione e con EkaBank dai un altro miliardo al 90% della popolazione, alla fine hai due miliardi che solo per il 40% sarà concentrato nel 10% della popolazione.

Domanda - Non svaluta in ugual modo la ricchezza del ricco quanto la (poca) ricchezza del povero?

Risposta - Sì, ma se svaluti del 50% il tutto ti resta il 50% del tutto mentre se svaluti del 50% il nulla ti resta sempre nulla. EkaBank travasa dal tutto al nulla e nello stesso tempo svaluta sia il tutto sia il poco (che è sempre più di nulla).

Domanda - Ma il ricco con il 50% della sua ricchezza vivrebbe in ogni caso benissimo, mentre il povero con il 50% di quel poco che ha, vivrebbe ancor peggio.

Risposta – Il povero (soprattutto lui) trarrà vantaggio dalla nuova disponibilità di credito.

Domanda – Ma che cosa succederà quando tutta la moneta si sarà completamente svalutata e quindi non avrà più alcun potere d’acquisto?

Risposta – Succederà che sarà rifiutata la moneta a corso legale e gli utenti di EkaBank, i cui conti sono denominati in grammi di platino, adotteranno Dhana come moneta, con il potere d’acquisto di una Dhana per un grammo di platino.

Domanda – Come si concilia il limite di emissione di Dhana (525 miliardi) con le Dhana derivanti dalla conversione dei conti EkaBank?

Risposta – Bisogna distinguere il denaro dal credito. Il denaro rappresenta (deve rappresentare) il valore di beni e servizi esistenti e/o il valore del lavoro necessario a produrre nuovi beni ed a prestare nuovi servizi. Il credito rappresenta un diritto di ricevere denaro o altri valori a fronte dei quali esiste un debito, cioè l’impegno a dare denaro o altri valori. Dhana è un sistema monetario, quindi è denaro. EkaBank è un sistema di credito che rappresenta il diritto di riscuotere e l’impegno di pagare. In sostanza, il limite di emissione di Dhana non impedisce i rapporti di credito-debito in Dhana, il cui ammontare complessivo potrà anche essere superiore al totale delle Dhana emesse.

Venerdì, 29 marzo 2013.

Rodolfo Marusi Guareschi