SHOCK Una
forte scossa per promuovere il cambiamento: 10.000
US dollari ad ogni partecipante alla Repubblica della Terra Mondo 2012 Popolazione
oltre 7 miliardi, in aumento dell’1% l’anno. Età
media 28,5 anni, spettanza media di vita 67 anni. Oltre
5 miliardi con almeno 16 anni e 515 milioni con almeno 65 anni di età. Forze
lavoro 3,25 miliardi, 35% in agricoltura, 22% nell’industria e 43% nei
servizi. Disoccupazione
al 9,2%, in aumento di almeno lo 0,5% l’anno. Inoccupati
e sottoccupati oltre 300 milioni. Popolazione
urbana 51%, in aumento dell’1,85% l’anno. Produzione
lorda 65 mila miliardi di US dollari, pari a 77 mila miliardi di dollari PPA
(Parità del Potere d'Acquisto), 36% dall’agricoltura, 21% dalla industria e
43% dai servizi. Reddito
medio pro capite 9,285 US dollari, pari ad 11.000 dollari PPA. Riserve
di petrolio per 35 anni e di gas per 45 anni. Superamento
del 30% della capacità del pianeta di rigenerare le risorse naturali. Continuando
così, fra pochi decenni servirebbero due pianeti. Il
valore monetario della finanza mondiale è equivalente ad oltre un milione di
miliardi di US dollari, molte volte di più della produzione annuale ed
addirittura superiore al valore di tutti i beni esistenti sul pianeta. Il
totale del debito mondiale netto, fra stati, banche, imprese e famiglie, è di
almeno 156 mila miliardi di dollari, 2,4 volte il PIL mondiale di 65 mila
miliardi. Il
costo per spese militari, droghe e speculazioni di ogni tipo è superiore al
costo per energia, cibo, salute e cultura (educazione e formazione). Distribuzione
della ricchezza: il 10% della popolazione ha l’85% mentre il 90% ha il 15%. Il
2% della popolazione più ricca ha oltre il 50% della ricchezza ed il 50%
della popolazione più povera ha solo l’1%. Il
40% dell’economia mondiale è controllato
da 147 multinazionali, tre quarti delle quali svolgono attività finanziaria. L’enorme
concentrazione della ricchezza ed il forte accentramento dei capitali sono
causa di grande ed ingiusta disuguaglianza delle condizioni di vita della
popolazione. Credere che la ricchezza ed il profitto di pochi facesse
diventare tutti più ricchi si è dimostrata un’illusione: l’eccessivo
arricchimento di una minoranza che si permette consumi superflui ha invece provocato
l’impoverimento della larga maggioranza che non riesce a soddisfare nemmeno i
bisogni essenziali. Oltre
il 50% della popolazione mondiale vive sotto la soglia di povertà. Il
13% (910 milioni) non ha sufficiente acqua potabile. Oltre
un miliardo di persone (una su sei) soffre la fame. Il
40% (2,8 miliardi) non può curarsi da malattie curabili. Il
17% (1,2 miliardi) non sa leggere e scrivere. Nel
mondo, almeno 27 milioni di schiavi. Sì, schiavi! Ci
si deve chiedere: è giusto tutto questo? Quasi tutti rispondono che non è
giusto. Ed
ancora: potrebbe essere diversamente? Molti rispondono di sì. Allora,
perché le cose stanno così? La risposta è semplice: per egoismo. Ecco
la causa originaria. Si dice di amare ma si
agisce al contrario. Dall’egoismo
nasce l’avidità. Si vuole avere sempre di più. Siamo
gli esseri viventi più intelligenti del pianeta ed abbiamo raggiunto un
livello di sviluppo produttivo che consentirebbe a tutti di soddisfare i
bisogni vitali con il lavoro ma restiamo condizionati dall’istinto atavico di
sopraffare gli altri. La
vera causa dell’ingiustizia è dunque etica e morale prima ancora che
materiale. L’eccessiva
concentrazione della ricchezza dipende da rapporti economici che consentono
ad una minoranza di sfruttare le risorse ed il lavoro della maggioranza. Chi
ha di più promette ed illude chi ha di meno il quale spera in un
miglioramento delle proprie condizioni. In realtà non cambia mai niente.
Anzi, chi ha di più ha sempre di più e chi ha di meno ha sempre di meno. Così
non si ha evoluzione ma involuzione. Questi
sono i fatti che provocano l’impotenza, la disperazione, la paura della
maggioranza degli esseri umani e la massima sofferenza ai più deboli ed ai
più poveri. I
magazzini sono pieni e la maggior parte della popolazione non ha soldi per
vivere. Per
modificare
questa situazione, servono azioni mirate ad incidere sulle condizioni
materiali e spirituali attraverso la massima partecipazione. E
serve denaro, molto denaro, soprattutto per chi non ne ha. Holos Global System
Holos Global System è un programma di iniziative
concrete per affrontare i problemi più sentiti ed urgenti dell’umanità ad
iniziare da energia, acqua, cibo, salute e cultura. Il
programma è stato lanciato fra il 2000 ed il 2001 e presentato ai maggiori
soggetti politici ed economici di tutti i paesi. È stato apprezzato da molti
ma non attuato da alcuno. Così,
la situazione si è talmente aggravata che molti scienziati la considerano irreversibile. Forse
è vero e certamente lo è di più per chi vive peggio. Ma
questa prospettiva è inaccettabile e comunque chi può ha il diritto ed il
dovere di tentare di affrontarla, anche a costo di tirarsi contro chi non
vuole cambiare. Per
farlo, bisogna rivolgersi direttamente ai popoli, alle persone comuni,
proponendo ciò che è possibile, utile e quindi giusto fare. È
necessario uno shock, qualcosa di forte che provochi una sterzata rispetto al
percorso sul quale siamo incamminati. Una
delle iniziative previste da Holos Global System è la Repubblica della Terra
ed è proprio con questo strumento che si può provocare uno shock. Repubblica della Terra
La
Repubblica della Terra è un nuovo sistema
di governo fondato sulla partecipazione diretta e responsabile degli abitanti
del pianeta con almeno sedici anni di età. È
uno strumento
politico universale con il quale si possono riorganizzare i rapporti
sociali, civili ed economici per avere maggiore giustizia sociale e
consentire ad ogni persona di vivere in pace nel miglior modo possibile (art.
1 della Costituzione
della Repubblica della Terra). Considerata
l’emergenza, gli scopi più urgenti della Repubblica della Terra sono: 1)
la ridistribuzione delle risorse e della ricchezza fra tutti gli abitanti del
pianeta; 2)
l’adozione di una nuova moneta garantita
da valore reale fin dalla emissione; 3)
un’economia fondata su libere associazioni di lavoratori-produttori che
dispongano dei mezzi di produzione e producano per soddisfare bisogni reali
invece che per profitto; 4)
la riduzione dei consumi superflui ed il ripristino della sostenibilità del
pianeta; 5)
l’azzeramento dei debiti pubblici tenendo conto di cause e modi in cui si
sono formati; 6)
la trasformazione degli stati nazionali da entità che servono a pochi per
dominare tutti gli altri in strumenti al servizio di tutti; 7)
la limitazione di tutto ciò che provoca spreco e distruzione ad iniziare
dalle spese militari, stabilendo una pace universale duratura. L’attuazione
di questi scopi è possibile solo con la massima partecipazione. L’adesione
alla Repubblica della Terra è assolutamente gratuita. La ridistribuzione
della ricchezza
Se
non si ridistribuisce equamente la ricchezza non cambierà mai niente. Non
basta ma è il presupposto sul quale si può concretamente promuovere il
cambiamento e costruire l’unità della società umana. La
ridistribuzione ideale dovrebbe essere proporzionata alle reali esigenze di
ogni persona in relazione alle proprie disponibilità. Ma
questa possibilità è impedita dalla insufficiente informazione sulla
situazione economica di ogni singola persona (non esiste un censimento con
questo dato). Quindi,
l’unica cosa che si può fare rapidamente è distribuire ricchezza in parti
uguali. Se
vuole, chi ha già a sufficienza potrà devolvere la sua parte a chi ha di
meno! Perciò: 1)
ad ogni partecipante alla Repubblica della Terra sono assegnate cento Dhana
in cambio dell’impegno di prestare cento ore di lavoro in una o più volte
entro cinque anni dalla data della assegnazione; 2)
quando il numero di partecipanti alla Repubblica della Terra avrà raggiunto
il sessanta per cento della popolazione mondiale con almeno sedici anni di
età, i partecipanti eleggeranno l’assemblea internazionale che eleggerà il
governo della Repubblica della Terra; 3) entro tre mesi dal giorno in cui entrerà in funzione il governo della Repubblica della Terra, ogni persona che avrà partecipato alla elezione dell’assemblea internazionale riceverà una erogazione di diecimila US dollari nella valuta richiesta dal partecipante stesso al tasso di cambio del giorno del pagamento (l’erogazione non dovrà essere restituita in alcun modo e per qualsiasi motivo). I tempi
La
partecipazione alla Repubblica della Terra può avvenire in modo semplice ed
efficace: da bocca ad orecchio, per interazione locale. Ogni
persona che intenda partecipare alla Repubblica della Terra trova altre due
persone che vogliano partecipare e con esse costituisce un gruppo di tre
persone. In
questo modo, in sei mesi possono partecipare oltre tre miliardi di persone. Entro
due mesi dal raggiungimento di tre miliardi di partecipanti alla Repubblica
della Terra, mentre proseguirà il processo di adesione, sarà eletta
l’assemblea internazionale che subito dopo eleggerà il governo ed entro tre
mesi sarà effettuata l’erogazione ai partecipanti. Si ribadisce che l’adesione alla Repubblica della
Terra è del tutto gratuita. L’entità delle risorse Riuscire a dare diecimila US dollari ad ogni
partecipante alla Repubblica della Terra sembra impossibile. Non è vero.
Utilizzando la finanza al servizio dell’economia reale invece che per
sottrarre ricchezza al lavoro produttivo, è possibile. Nei tempi sopra
indicati. Per fare un confronto, si consideri che solo nel
2008, in seguito alla crisi dei mutui sub-prime, le banche statunitensi hanno
ricevuto 16.000 miliardi di US dollari. Nel 2012, se lo vorranno, saranno i popoli, le
persone comuni, a ricevere denaro. Le risorse per questa iniziativa ci sono da
tempo. Ma devono essere impiegate per cambiare il presente e costruire un
futuro diverso, non per ripetere il passato. Facciamolo e niente sarà mai più come prima. È l’unica possibilità per rimediare a ciò che
sembra ormai irreversibile. Manca fiducia? È comprensibile, dopo tutte le
delusioni subite. Ma in questo caso non viene chiesto e non si
rischia niente. E nessuno è tanto pazzo da non mantenere un
impegno preso con tre miliardi di persone. Per concludere, un’esortazione ed un invito:
attenzione, forse non ci sarà un’altra occasione, quindi partecipate,
organizzate la partecipazione da bocca ad orecchio, suggerite di aderire alla
Repubblica della Terra! Insieme si può. Venerdì, 23 dicembre 2011. |