UTILITA' OGGETTIVE
Le utilità oggettive sono gli elementi che caratterizzano la
realizzazione della proposta filosofica, rappresentando esse le
cause attraverso le quali si vogliono ottenere determinati effetti.
In generale, esse possono essere considerate punti di riferimento
comuni per ogni essere umano, teso a conseguire il proprio
maggior benessere individuale senza rinunciare ad essere, peral-tro,
forza propulsiva tesa al maggior benessere comune.
Questa concezione non attiene in modo esclusivo al pragmatismo
fattuale, bensì ad una visione strategica degli eventi che ci impone
di considerare la realtà effettiva degli eventi stessi, per trasfor-marla
in fatto evolutivo.
Le utilità oggettive sono costituite da equilibrio, probabilità,
massimizzazione, efficienza, affidabilità.
EQUILIBRIO
Equilibrio è rapporto tra scenario, finalità e risorse organizzate.
Non possiamo, naturalmente, qui intendere equilibrio come
fenomeno stabile, perché dovremmo considerarlo avulso dal
tempo e dallo spazio, bensì come fenomeno parziale ma "utile"
mediante il quale definire le finalità, partendo dallo scenario
attuale e mediante gli effetti di risorse organizzate.
PROBABILITA’
Probabilità è opportunità di impiego delle risorse, debitamente
organizzate.
Il concetto di probabilità è contenuto in quello più completo ed
universale di "possibilità", che trova il suo limite invalicabile solo
al conseguimento dell'equilibrio stabile, alla fine dello spazio e
del tempo.
Quindi, nell'ambito di tutto ciò che è possibile, diventa probabile
soltanto ciò che è utile o, almeno, diventa probabile conseguire un
determinato risultato ininvolvibile (che esclude qualsiasi forza
reattiva contraria) ciò che produce reale evoluzione.
Da questo punto di vista, è inutile, quindi improbabile, tutto ciò
che, seppur possibile, può provocare effetti involutivi, intesi come
tali, ovviamente, rispetto all'interesse comune.
Certo che è difficile, e richiede molta energia e molto tempo,
impiegare se stessi in direzione di ciò che è probabile ed utile
secondo la concezione precisata!
È a tutti noto, infatti, che gli effetti individuali di azioni compiute
da individui che agiscono con la stessa quantità di energia e nello
stesso tempo, possono essere, per chi le compie, più o meno
apparentemente vantaggiose a seconda che si operi soltanto per sé
od anche per l'interesse comune.
Ma nella valutazione di tali vantaggi, bisogna tener conto del
complesso degli effetti delle azioni: avere più potere politico o
religioso o economico non significa avere anche raggiunto il
proprio maggior benessere, che è realizzabile, invece, nella misura
in cui gli effetti delle nostre azioni comportano un maggior potere,
oltre che per chi agisce, anche per tutti gli altri.
MASSIMIZZAZIONE
Massimizzazione significa massima espressione della forza nel
tempo.
Significa il più grande impiego delle proprie e delle altrui risorse
organizzate in modo tale da ottenere il massimo risultato, quindi
la migliore soluzione possibile.
È così anche in economia, o almeno lo potrebbe essere se il
miglior impiego delle risorse venisse finalizzato all'interesse
comune.
Ciò che non accade quando si massimizzano le risorse per
distruggere il benessere comune, che subisce, in questo modo, una
reale involuzione.
EFFICIENZA
Efficienza è il grado di capacità di trasferimento delle risorse,
nell'ambito di uno scenario.
Trasferire, nel senso di incidere o di modificare l'evoluzione degli
scenari.
Questo concetto generale sull'efficienza si attaglia ad ogni genere
di strategia che, a partire dalla percezione di qualsiasi problema
materiale, conduce alla realizzazione della più logica soluzione.
AFFIDABILITA’
Affidabilità è capacità soggettiva di corrispondere alle aspirazioni
endogene ed esogene in equilibrio.
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